La Tecarterapia Milano è un trattamento elettromedicale, che permette un più veloce recupero da traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico.
Diffusa soprattutto in ambito fisioterapico, la Tecar prevede l’utilizzo di un dispositivo molto particolare, basato sul principio fisico del condensatore e capace di generare calore all’interno dell’area anatomica bisognosa di cure.
La Tecarterapia può lavorare in due modalità: la modalità “capacità”, adatta alla cura dei problemi ai tessuti molli, e la modalità “resistiva”, indicata per il trattamento dei disturbi ossei, articolari, cartilaginei ecc.
Dipendenti dall’energia erogata dal dispositivo, gli effetti biologici della Tecar sono, principalmente, tre: aumento del microcircolo, vasodilatazione e incremento della temperatura interna.
Il Terapista che esegue una tecarterapia deve conoscere il tessuto che decide di trattare in maniera perfetta, in quanto proprio l’anatomia della zona del corpo oggetto del trattamento offrirà un risultato differente. A questo va compresa la diagnosi iniziale che influenzerà il trattamento, in quanto il fisioterapista sceglierà in base alla sua strategia, quale tessuto trattare con enfasi, e quindi ricercare una risposta biologica. Risulta chiaro che se la diagnosi iniziale è sbagliata, o la strategia non è corretta, il risultato finale sarà non soddisfacente per il paziente (per questo è possibile trovare molti pazienti o terapisti che non amano tale terapia, proprio per gli innumerevoli casi di fallimenti, che però si contrappongono agli innumerevoli casi di successi in campo sportivo o nella gestione del dolore).
La Tecarterapia Milano è una forma di termoterapia endogena:
La parola “termoterapia” significa “terapia basata sul calore”. L’impiego del calore con finalità terapeutiche, soprattutto in presenza di affezioni dolorose muscolari e articolari, è diffuso da diversi decenni. Alcune termoterapie che hanno preceduto la Tecar e che sono in uso ancora oggi sono: l’infrarosso, gli ultrasuoni e il laser (laserterapia).
Il termine “endogena” si riferisce al fatto che lo strumento per la Tecar induce la produzione di calore a partire dall’interno del corpo (calore endogeno).
L’infrarosso, gli ultrasuoni e il laser, invece, prevedono l’utilizzo di apparecchiature che emettono loro stesse calore. Ciò vuol dire che il calore è esogeno, cioè proviene da una fonte esterna al corpo.
La particolarità del funzionamento della Tecarterapia è che lo strumento in uso stimola la produzione di calore (che è una forma di energia) da parte del soggetto in cura.
In altre parole, induce il corpo del paziente a collaborare in modo attivo, per il raggiungimento più veloce della guarigione.
Lo strumento impiegato sfrutta il principio fisico del condensatore (o circuito RC o circuito Resistenza-Condensatore).
Il principio fisico del condensatore comprende 4 elementi:
- Le due cosiddette armature del condensatore, che sono due piastre poste una di fronte all’altra;
- Il materiale isolante, interposto tra le due armature;
- Il generatore elettrico, che, collegato alle due armature, crea tra queste una differenza di potenziale. Tale differenza di potenziale fa sì che un’armatura assuma una carica netta positiva (armatura positiva) e l’altra armatura una carica netta negativa (armatura negativa).
Mentre l’armatura positiva attrae le cariche elettriche negative del materiale isolante, l’armatura negativa attrae quelle positive.
Mettendo a confronto il suddetto schema di elementi con il dispositivo Tecar, risulta che:
- Le due armature del condensatore sono la piastra mobile, con cui il terapeuta massaggia l’area anatomica dolente o infiammata, e la piastra fissa (detta piastra di ritorno), che il terapeuta applica sulla parte di cute opposta a quella da trattare.
- Il materiale isolante è l’area anatomica da curare, comprensiva di tutti i suoi tessuti ed elettroliti. Gli elettroliti sono sostanze che, in soluzione, presentano una determinata carica elettrica. Nei tessuti biologici, importanti elettroliti sono, per esempio, il sodio, il potassio, il calcio, il magnesio ecc.
- Il generatore elettrico è la macchina a cui sono collegate le due piastre e che il terapeuta regola secondo le esigenze.
La differenza di potenziale, creata dal generatore a livello delle due piastre, muove gli elettroliti presenti all’interno dei tessuti. Il movimento degli elettroliti è ciò che genera il calore endogeno.
Il dispositivo Tecar può lavorare in due modalità: la modalità capacitiva e la modalità resistiva.
La modalità capacitiva è indicata per il trattamento di problematiche a livello dei tessuti molli, con una bassa resistenza alla corrente, come i muscoli, la cute, il tessuto connettivale, i vasi sanguigni e i vasi linfatici.
La modalità resistiva, invece, è ideale per il trattamento di danni a livello di tessuti con un’alta resistenza al passaggio di corrente, come le ossa, le articolazioni, i tendini, i legamenti, le cartilagini ecc.
Alla luce di ciò, risulta abbastanza chiaro che la scelta della modalità di utilizzo della Tecar dipende, esclusivamente, dal tipo di tessuto biologico su cui bisogna agire.
- Nella modalità capacitiva, l’impiego di una piastra mobile isolata è ciò che permette di agire specificatamente sui tessuti molli.
- Viceversa, nella modalità resistiva, è l’uso di una piastra mobile non isolata che consente di agire a livello dei tessuti con un’alta resistenza alla corrente.
Esistono varie tipologie di sedute possibili di Tecarterapia Milano.
- Modalità manuale: generalmente il metodo classico, e quello più utilizzato dal terapista, è la modalità manuale. Prevede l’uso di un manipolo collegato al macchinario, che viene posto sulla cute dell’area che va trattata. Viene spalmata sulla cute una crema bianca che è appunto una crema conduttiva, che permette lo scivolamento del manipolo sull’area da trattare, e si muove il manipolo in varie direzioni in base alla strategia del terapista.
Vantaggi: può essere associato il movimento passivo dell’arto o dell’articolazione, sfruttando l’effetto termico che rilascia i tessuti e permette un miglioramento dell’escursione articolare.
Svantaggi: questa modalità fa sì che muovendo l’elettrodo si avrà una minore concentrazione in area medio grande, per cui necessiterebbe di un tempo di trattamento nettamente superiore rispetto a quello che mediamente viene erogato - Modalità automatica: tale modalità è relativamente nuova e sfrutta la presenza di un elettrodo grande di superficie, che in maniera alternata tratta in maniera completa un intera area. Si pone il paziente rilassato, e si applica la tecarterapia mediante un appunto una piastra che lavora in maniera automatica, senza bisogno della presenza del terapista.
Vantaggi: area maggiore il trattamento e forse maggiore efficacia terapeutica per una serie di patologie. Può essere usata in maniera complementare alla modalità manuale.
Svantaggi: essendo non operatore dipendente, necessita di un attento studio preliminare sulla zona da trattare, e sulla patologia
Modalità Automatica Dinamica: questa modalità è molto interessante e sfrutta le nuove piastre adesive che possono essere applicate sulla parte da trattare, e successivamente richiedere l’esecuzione di esercizi durante appunto il passaggio di corrente. Molto interessante soprattutto in campo sportivo.