Come tutti sappiamo il mal di schiena è un problema che affligge molte persone e magari da molti anni, persone che giustamente poi leggono molti articoli come questo e cercano di informarsi per capire quale può essere per loro la soluzione migliore visto che ci sono tante cure e questo perché comunque ogni situazione è specifica e sia rispetto alle cause che hanno provocato quel dolore e anche rispetto poi ai sintomi nello specifico.
Magari ci può essere una persona che ha un’ernia al disco oppure ha un problema di stenosi spinale e ad esempio in questo caso è uno dei mal di schiena che può essere più severo e anzi può essere molto lancinante e in certi casi richiede subito un intervento farmacologico almeno per abbassare i sintomi e poi capire come intervenire.
Oppure pensiamo a quelle persone anziane che magari hanno iniziato ad avere problemi con l’artrosi o con l’artrite ed è chiaro che in questi casi ci può essere molto dolore o comunque molto rigidità alla schiena, che rende molto complesse dei movimenti quotidiani che per noi sono semplici come, per esempio, abbassarsi a raccogliere qualcosa a terra.
Così come ci possono essere situazioni anche un po’ meno gravi che riguardano quelle persone che stanno sempre davanti al computer per lavoro o per divertirsi e siccome non fanno nemmeno attività fisica e quindi quei muscoli non li muovono a un certo punto si irrigidiscono e ci possono essere delle lesioni o comunque dei dolori in caso di movimenti improvvisi.
Anche per quanto riguarda i sintomi è chiaro che poi ogni situazione è specifica e non si possono fare analisi a 360 gradi e ad esempio sono persone che hanno semplicemente una rigidità potenziale muscolare, così come ci sono altre che hanno problemi di sciatica e cioè un dolore che si irradia verso le gambe o verso il petto.
Per quanto riguarda i fattori di rischio, per esempio, una persona obesa è chiaro che caricherà troppo sulla colonna vertebrale, o anche chi solleva pesi e magari in palestra o per lavoro se lo fa in maniera scorretta ci possono essere delle lesioni ai muscoli e ai legamenti alla schiena.
Non ci conviene sottovalutare un eventuale mal di schiena
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte e questo forse ancora molte persone non lo capiscono, non bisogna fare l’errore di sottovalutare un eventuale mal di schiena che possiamo iniziare ad avere, perché se lo affrontiamo in maniera rapida magari riusciamo a trovare subito una soluzione prima che si evolva ed evolversi vuol dire che magari poi il dolore diventa ancora più lancinante.
Per quanto riguarda le soluzioni a parte assumere dei farmaci che prescrive un medico quando il dolore è troppo forte e parliamo di analgesici, ci sono molte persone che ormai si rivolgono agli osteopati o si rivolgono anche ai chiropratici se parliamo di cure alternative, o semplicemente si rivolgono ad un fisioterapista per fare un percorso che lavori non solo sui sintomi ma anche sulle cause.
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La postura è la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei. La postura può essere: in stazione eretta (monopodalica o bipodalica), da seduto, in decubito (prono, supino, laterale). La corretta postura può definirsi sinteticamente come la “deformazione coerente della gravità, in altre parole la corretta postura altro non è che la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico sia in deambulazione che in stazionamento; ad essa vengono a concorrere vari fattori (neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali). Contribuiscono a problemi di postura un terreno piano che offre un numero ridotto e poco variabile (nel tempo e nello spazio) di messaggi di ritorno tramite il nostro piede, così come l’uso di scarpe con tacco alto che non fanno arrivare le informazioni dal terreno alla pianta del piede. Pertanto, la peggiore combinazione si ha con l’uso di scarpe alte su un terreno piano; la migliore, invece, con scarpe basse (al limite a piedi nudi) su terreno non uniforme, come camminare a piedi nudi sulla battigia o indossare scarpe basse durante un trekking. Nell’ambiente oggi utilizzato nei paesi sviluppati, il terreno, ossia la superficie sulla quale si sviluppa l’antigravitarietà posturale, è piano. La postura è inquinata dal terreno piano e per conseguenza si rendono necessarie interfacce uomo/ambiente che consentano il riposizionamento spaziale corporeo con le caratteristiche di correttezza antigravitaria. Importanti sono i concetti di spazialità, antigravità ed equilibrio che derivano da questa definizione. Il concetto di spazialità è immediatamente successivo a quello di postura; infatti la postura altro non è che il rapporto del corpo nei tre assi dello spazio. Per quanto riguarda l’equilibrio esso va definito come il miglior rapporto tra il soggetto e l’ambiente circostante; ne deriva che il corpo, sia in statica che in dinamica, assume un equilibrio ottimale a seconda degli stimoli ambientali che riceve e del programma motorio che adotta. (Wikipedia)