Quando parliamo di lombalgia parliamo di un tema molto delicato per tantissime persone che ne soffrono e se vogliamo capire l’importanza di questo argomento basta andare a guardare le statistiche e ci accorgeremo che addirittura si parla di 15 milioni di persone che hanno un qualche problema con la loro schiena e quindi un mal di schiena e anzi nella maggioranza dei casi la zona maggiormente interessata a questo dolore è proprio do la zona lombare ed è per questo che poi si parla di lombalgia e si parla di dolori spesso acuti e lancinanti in quella parte della schiena.
Chiaramente in questi casi la prima cosa sarà cercare le cause rispetto a questo tipo di dolore e in molte situazioni ci può essere un problema di postura scorretta e parliamo soprattutto di quelle persone che conducono una vita sedentaria, perché magari stanno molte ore davanti a un PC e fanno poca attività fisica e a lungo andare quello porta a dei problemi e gli presenta il conto se così possiamo dire.
Naturalmente le soluzioni possono essere varie dipendendo poi dalla situazione specifica di partenza e in generale nella maggioranza dei casi molte persone decidono intanto di parlarne con il loro medico di famiglia che comunque può iniziare a dare dei consigli ad hoc e poi iniziare soprattutto a prescrivere dei farmaci almeno per attutire il dolore, anche se i farmaci non sono mai la soluzione definitiva.
Non a caso poi In genere i medici chiedono a queste persone di rivolgersi ad un fisioterapista magari per fare delle terapie e per fare dei messaggi e per iniziare un percorso, oppure per indossare un busto che corregga la postura ad esempio.
Mentre poi ci possono essere anche dei medici più aperti dal punto di vista della mentalità e potrebbero suggerire a loro o alla loro paziente di rivolgersi ad un osteopata per una valutazione osteopatica, valutazione che consiste in dei trattamenti manipolativi che servono a comprendere le cause di questa lombalgia.
Un osteopata ha tante frecce al suo arco per aiutare un paziente che ha un problema di lombalgia
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte le persone che decidono di affidarsi ad un osteopata per i problemi di lombalgia o anche per altri problemi alla schiena, per esempio, se avranno scelto un professionista adeguato chiaramente e non tutti sono dello stesso livello potranno avere la fiducia che ci saranno tante possibilità di guarire e questo perché appunto gli osteopati hanno tante frecce loro arco per aiutare una persona che si trova in questa situazione.
Di certo all’interno della prima visita specialistica, a parte la valutazione osteopatica, comunque bisognerà mettersi d’accordo con la persona rispetto ad un ciclo di sessioni per poter lavorare per esempio per migliorare la postura e migliorare la mobilità della schiena e sappiamo che l’osteopatia agisce sempre a 360 gradi visto che si tratta di una disciplina olistica che più che concentrarsi sul singolo sintomo o sul singolo problema, cerca di aiutare una persona a migliorarsi a tutto tondo.
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La postura è la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei. La postura può essere: in stazione eretta (monopodalica o bipodalica), da seduto, in decubito (prono, supino, laterale). La corretta postura può definirsi sinteticamente come la “deformazione coerente della gravità, in altre parole la corretta postura altro non è che la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico sia in deambulazione che in stazionamento; ad essa vengono a concorrere vari fattori (neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali). Contribuiscono a problemi di postura un terreno piano che offre un numero ridotto e poco variabile (nel tempo e nello spazio) di messaggi di ritorno tramite il nostro piede, così come l’uso di scarpe con tacco alto che non fanno arrivare le informazioni dal terreno alla pianta del piede. Pertanto, la peggiore combinazione si ha con l’uso di scarpe alte su un terreno piano; la migliore, invece, con scarpe basse (al limite a piedi nudi) su terreno non uniforme, come camminare a piedi nudi sulla battigia o indossare scarpe basse durante un trekking. Nell’ambiente oggi utilizzato nei paesi sviluppati, il terreno, ossia la superficie sulla quale si sviluppa l’antigravitarietà posturale, è piano. La postura è inquinata dal terreno piano e per conseguenza si rendono necessarie interfacce uomo/ambiente che consentano il riposizionamento spaziale corporeo con le caratteristiche di correttezza antigravitaria. Importanti sono i concetti di spazialità, antigravità ed equilibrio che derivano da questa definizione. Il concetto di spazialità è immediatamente successivo a quello di postura; infatti la postura altro non è che il rapporto del corpo nei tre assi dello spazio. Per quanto riguarda l’equilibrio esso va definito come il miglior rapporto tra il soggetto e l’ambiente circostante; ne deriva che il corpo, sia in statica che in dinamica, assume un equilibrio ottimale a seconda degli stimoli ambientali che riceve e del programma motorio che adotta. (Wikipedia)