Ci sono delle persone che si ritroveranno a dover fare degli esercizi contro il mal di schiena che poi alla fine è uno dei problemi forse più comuni insieme a mal di testa ed è un problema che può essere molto insidioso perché ha varie cause e delle sintomatologie molto diverse dipendendo dalla persona e dipendendo dalle cause ed è per questo che poi bisogna agire facendosi supportare da specialisti di varie branche sia della medicina tradizionale che di quella alternativa.
Per quanto riguarda i sintomi lo stesso si può presentare in maniera acuta o anche cronica, nella parte superiore, nella parte media o nella parte inferiore della schiena, mentre per quanto riguarda le cause sono davvero tantissime e ci può essere la classica persona che banalmente sta troppo davanti al PC e non fa mai attività fisica e quindi a un certo punto inizia ad irrigidirsi in quella parte finché poi non avverte quel dolore, un dolore che la costringe a prendere la situazione in mano e a capire come risolvere il tutto.
Oppure basti pensare a quelle persone che hanno problemi più gravi come le ernie al disco o delle lesioni muscolari o dei problemi posturali e legati a quello che dicevamo sopra, ed è chiaro che gli specialisti dovranno fare prima una diagnosi per capire poi il da farsi anche rispetto ad eventuali esercizi da fare a casa o da fare in studio, se per esempio parliamo di uno fisioterapista.
Diciamo che, se il dolore è acuto il primo punto sarà riposare per un breve tempo, evitando però un riposo prolungato perché altrimenti i muscoli si indeboliscono perché non lavorano e poi alla fine a lungo andare il problema peggiora.
Così come un’altra precauzione sarebbe l’evitare di sollevare pesi e adottare posizioni scorrette sia durante il lavoro che durante il riposo e questo serve anche a prevenire il mal di schiena a dirla tutta.
Ci sono vari specialisti e varie terapie che possono aiutare una persona che ha mal di schiena
Per quanto riguarda le varie terapie fisiche possiamo includere i massaggi o terapia con calore e ghiaccio, gli ultrasuoni, l’elettrostimolazione e la terapia manuale, terapie che servono a ridurre il dolore e a migliorare la circolazione sanguigna e soprattutto a rilassare i muscoli.
Certamente prima di arrivare a questo se la persona ha dei dolori troppo lancinanti dovrà assumere dei farmaci che gli potrebbe prescrivere anche il medico di famiglia, oppure pensiamo a quelle persone che acquisteranno degli analgesici da banco come ad esempio l’ibuprofene.
Fino ad arrivare a quelle persone che, come già accennavamo, magari fanno un percorso con degli esercizi che potrebbero essere esercizi di stretching, esercizi che servono a migliorare la flessibilità dei muscoli della schiena e a ridurre la tensione.
Ma potremmo parlare anche di esercizi di flessibilità che migliorerebbero la mobilità della schiena o degli esercizi di stabilizzazione che servono a migliorare la consapevolezza e il controllo dei muscoli posturali che sono muscoli molto importanti.
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La postura è la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei. La postura può essere: in stazione eretta (monopodalica o bipodalica), da seduto, in decubito (prono, supino, laterale). La corretta postura può definirsi sinteticamente come la “deformazione coerente della gravità, in altre parole la corretta postura altro non è che la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico sia in deambulazione che in stazionamento; ad essa vengono a concorrere vari fattori (neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali). Contribuiscono a problemi di postura un terreno piano che offre un numero ridotto e poco variabile (nel tempo e nello spazio) di messaggi di ritorno tramite il nostro piede, così come l’uso di scarpe con tacco alto che non fanno arrivare le informazioni dal terreno alla pianta del piede. Pertanto, la peggiore combinazione si ha con l’uso di scarpe alte su un terreno piano; la migliore, invece, con scarpe basse (al limite a piedi nudi) su terreno non uniforme, come camminare a piedi nudi sulla battigia o indossare scarpe basse durante un trekking. Nell’ambiente oggi utilizzato nei paesi sviluppati, il terreno, ossia la superficie sulla quale si sviluppa l’antigravitarietà posturale, è piano. La postura è inquinata dal terreno piano e per conseguenza si rendono necessarie interfacce uomo/ambiente che consentano il riposizionamento spaziale corporeo con le caratteristiche di correttezza antigravitaria. Importanti sono i concetti di spazialità, antigravità ed equilibrio che derivano da questa definizione. Il concetto di spazialità è immediatamente successivo a quello di postura; infatti la postura altro non è che il rapporto del corpo nei tre assi dello spazio. Per quanto riguarda l’equilibrio esso va definito come il miglior rapporto tra il soggetto e l’ambiente circostante; ne deriva che il corpo, sia in statica che in dinamica, assume un equilibrio ottimale a seconda degli stimoli ambientali che riceve e del programma motorio che adotta. (Wikipedia)