Quando parliamo di cura artrosi come facciamo in questo articolo è chiaro che parliamo di un tema molto delicato che riguarda centinaia e centinaia di migliaia di persone e ad esempio potremmo parlare di chi ha il problema dell’artrosi al ginocchio che è un problema davvero grave e addirittura in certi casi invalidante e che costringe le persone a muoversi in maniera molto rapida per capire il da farsi.
Da questo punto di vista la cosa che bisogna sempre ricordare è che dobbiamo intanto andare dal medico o dalla dottoressa di famiglia per un primo consulto e per un primo colloquio perché loro ci conoscono molto bene e quindi sapranno darci dei consigli ad hoc su come fare per risolvere questo tipo di situazione così penosa.
Ormai sono molte le persone che comunque si affidano a delle tecniche alternative e parliamo dell’osteopatia che ormai tanta alternativa non è, nel senso che viene consigliata anche dei medici anche se non si parla di un qualcosa di scientifico ed è una delle discipline più apprezzate anche a 360 gradi.
Certo quando parliamo di artrosi al ginocchio non parliamo dell’unica forma di questa patologia così complessa ed è comunque una patologia che può essere non risolta completamente con l’osteopatia perché per quello magari servono altri interventi, però soprattutto il paziente potrà migliorare il suo stile di vita grazie ad un percorso con un osteopata.
Anche perché come sappiamo o come dovremmo sapere l’osteopatia come qualsiasi disciplina olistica si concentra intanto di più sulla prevenzione di qualsiasi tipo di patologia e in ogni caso vede l’uomo come un essere globale e quindi non si concentra sulla singola patologia, e i piuttosto che andare a combattere i sintomi cerca di migliorare la struttura complessiva di quella persona.
Tenendo presente che comunque in certi casi bisogna prendere in considerazione anche un intervento chirurgico e questo va messo in conto, anche se come succede per qualsiasi patologia dovrebbe essere sempre l’ultima ratio e non la prima cosa da prendere in considerazione.
Un osteopata può aiutare una persona che ha problemi di artrosi
Intanto un osteopata quando andiamo nel suo studio per una prima visita specialistica perché magari abbiamo questo problema di artrosi o qualsiasi altro problema in realtà, potrà fare una valutazione grazie a un massaggio palpatorio nell’articolazione del ginocchio così da valutare la mobilità dello stesso e anche la consistenza dei tessuti fasciali e muscolari e già questo sarà un ottimo passo rispetto alla consapevolezza che avrà quella persona.
Tenendo presente che l’osteopatia in questo senso è una terapia conservativa e diciamo è un tentativo che una persona fa prima di decidere se deve comunque sottoporsi ad un intervento chirurgico o se lo può evitare perché magari la sintomatologia sta migliorando.
Certamente poi non si parlerà solo di quello visto che un osteopata vorrà avere più informazioni rispetto allo stile di vita di quella persona e comunque sarà importante che tra le due parti si crei un rapporto di fiducia e di confidenza in modo da poter percorrere una strada insieme.
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La postura è la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei. La postura può essere: in stazione eretta (monopodalica o bipodalica), da seduto, in decubito (prono, supino, laterale). La corretta postura può definirsi sinteticamente come la “deformazione coerente della gravità, in altre parole la corretta postura altro non è che la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico sia in deambulazione che in stazionamento; ad essa vengono a concorrere vari fattori (neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali). Contribuiscono a problemi di postura un terreno piano che offre un numero ridotto e poco variabile (nel tempo e nello spazio) di messaggi di ritorno tramite il nostro piede, così come l’uso di scarpe con tacco alto che non fanno arrivare le informazioni dal terreno alla pianta del piede. Pertanto, la peggiore combinazione si ha con l’uso di scarpe alte su un terreno piano; la migliore, invece, con scarpe basse (al limite a piedi nudi) su terreno non uniforme, come camminare a piedi nudi sulla battigia o indossare scarpe basse durante un trekking. Nell’ambiente oggi utilizzato nei paesi sviluppati, il terreno, ossia la superficie sulla quale si sviluppa l’antigravitarietà posturale, è piano. La postura è inquinata dal terreno piano e per conseguenza si rendono necessarie interfacce uomo/ambiente che consentano il riposizionamento spaziale corporeo con le caratteristiche di correttezza antigravitaria. Importanti sono i concetti di spazialità, antigravità ed equilibrio che derivano da questa definizione. Il concetto di spazialità è immediatamente successivo a quello di postura; infatti la postura altro non è che il rapporto del corpo nei tre assi dello spazio. Per quanto riguarda l’equilibrio esso va definito come il miglior rapporto tra il soggetto e l’ambiente circostante; ne deriva che il corpo, sia in statica che in dinamica, assume un equilibrio ottimale a seconda degli stimoli ambientali che riceve e del programma motorio che adotta. (Wikipedia)